giovedì 8 luglio 2010

Categorie ed apprendimento...

Ultimamente ho letto un post del mio professore di informatica all' università, l' articolo parlava delle categorizzazioni usate da molti motori di ricerca e di come queste siano state spiazzate dal "sistema google", il quale più che interessarsi alle categorie cui i siti appartenevano si interessava ai richiami di alcune parole chiave...per fare un esempio spicciolo mentre prima per cercare un trattato scientifico sul cuore si sarebbe dovuti andare alla categoria "medicina" e poi a quella " apparato circolatorio" , con il sistema google basterà scrivere "cuore" per accedere non solo ad un sito di tipo scientifico ma anche ad uno che tratta di poesia, arte, ecc ecc...questo nuovo modo di fare ricerca è assolutamente estraneo al nostro modo di ragionare in quanto le categorie da sempre ci aiutano ad apprendere e a fare mente locale sugli oggetti...o forse no
Se ci pensiamo bene infatti anche la nostra mente utilizza in modo impressionante i collegamenti e gli accostamenti per apprendere...a noi risulta molto più facile studiare dieci pagine di una materia logica piuttosto che una sola pagina di elenchi...i nostri libri sono pieni di rimandi e di immagini che ci aiutano a fissare i concetti, noi crediamo di ragionare per categorie, ma questo avviene solo quando le cose sono imparate e non durante l' apprendimento, il quale necessita invece anche di un processo attivo...l' apprendimento passivo è certamente utile in certi casi, (per esempio imparare tutte le arterie principale del nostro corpo, oppure imparare a memoria gli articoli della costituzione), in quanto ci aiuta a fare pulizia e a liberare la mente da cose che in quel momento ci sembrano inutili, ma una volta che l' informazione sarà assorbita, verrà sommersa da moltissime connessioni...prendere coscienza di queste connessioni è per me importantissimo nel processo di apprendimento...Molto spesso si parla dell "esperienza diretta" come modo migliore di apprendimento,(per uno studente di anatomia un autopsia, per uno di legge un tribunale), io suggerirei anche l accostamento e la sovrapposizione di informazioni...Questa ovviamente è solo la mia idea, so benissimo che l argomento è stato approfondito da molti studiosi, quello che è certo è che anche da una rete apparentemente caotica di collegamenti e sovrapposizioni si può ricavare un' informazione utile e che la nostra mente non funziona affatto tramite categorie o almeno non solo tramite queste come spesso pensiamo...vi ringrazio per la lettura aspetto commenti...