martedì 28 giugno 2011

Lermontov

Solitario io esco sulla strada



Solitario io esco sulla strada;

splende tra la foschia la via sassosa;

calma è la notte. Si affisa in Dio

il deserto. E stella parla a stella.



In alto il cielo è solenne e mirabile!

Dorme la terra in un fulgore azzurro…

Cosa dunque mi tormenta e m’angoscia?

C’è qualcosa che attendo, che rimpiango?



Già non attendo io nulla dalla vita,

e del passato non rimpiango nulla.

Vado cercando libertà e quiete!

Vorrei scordare me stesso, dormire,



e non del freddo sonno del sepolcro…

sì, per sempre dormire, ma che in seno

riposino le forze della vita,

e il petto, nel respiro, si alzi lieve;



che una tenera voce, notte e dì,

mi carezzi l’udito, canti amore,

e reclini e stormisca bruna quercia

su di me, verdeggiando in eterno.

lunedì 20 giugno 2011

Come il vento...


Un passo dopo l'altro, le gambe sudate, la maglia attaccata al petto. Il respiro è affannoso, il cuore è in gola ed hai paura che da un momento all' altro ti fermerai. Ma tu sai che non è così, il paesaggio attorno a te scorre più veloce che mai, il sole è basso, prima di sera, ma continua ad illuminare la tua strada, una strada sterrata, di campagna, una di quelle strade che ti aspetteresti di vederci spuntare un serpente o un qualche animale selvatico, subito pronto a scomparire dietro il primo cespuglio. Un passo dopo l'altro, la fatica già l'hai dimenticata, curva dopo curva oramai non si tratta più della tua salute, non si tratta più del fisico scolpito della prova costume, oramai sei da solo con qualche chilometro di strada davanti, oramai è una sfida che hai promesso di vincere. Il tuo ipod spara nelle orecchie un pò di rock'n roll selvaggio, ogni accordo è una cavalcata in meno da fare, è un problema che ti lasci alle spalle, è un suono che diventa movimento, azione, lavoro e fatica. La corsa diventa uno stile di vita, un ritorno selvaggio al tuo io naturale. In quei momenti, quando ti rendi conto di avere una milza, quando pensi di non farcela, puoi sempre alzare la testa e sentirti...come il vento...

lunedì 13 giugno 2011

Il gatto che vorrei



Il savannah è un gatto molto particolare ottenuto dall' incrocio di un servalo con un comune gatto domestico. Nonostante possa raggiungere i 10-15 kg di peso ed una lunghezza di oltre un metro il Savannah è un animale molto docile ed amichevole. Al contrario degli altri gatti ama stare nell'acqua e socializza molto facilmente con gli altri animali della casa. Ho scelto di postarlo perchè sono un vero amante dei gatti ed il savannah è decisamente il gatto che vorrei, infatti è molto affascinante ed elegante. Che ne dite?