martedì 13 settembre 2011

Chemoriflesso laringeo


Qualche mese fa mentre facevo colazione sentii mia madre scendere le scale per andare al lavoro. Mentre discutevamo del più e del meno mi confessò di essersi svegliata in piena notte con la terribile sensazione di non riuscire a respirare, sensazione di fatto scomparsa in pochi istanti. Da buon studente di medicina la cosa mi incuriosì molto e mi informai.Studenti di medicina più avanti nel percorso di studi mi suggerirono che si trattasse del fenomeno della sleep apnea, per il quale durante la notte, in soggetti predisposti come donne in menopausa e fumatori, si osserva una progressiva chiusura dei rami bronchiali minori dovuta ad una diminuizione fisiologica del tono simpatico su quest'ultimi. Nelle donne in menopausa il fenomeno è accentuato dal calo di alcuni ormoni come estrogeni e progesterone. Mi sono interessato dunque ultimamente all'analisi dell'influenza del fumo di sigaretta su questo fenomeno. Recandomi sul sito di ricerca per materiale biomedico "pubmed", digitai "SLEEP APNEA" ottenendo 23700 risultati. Provai dunque a limitare la mia ricerca sugli articoli in inglese dell'ultimo anno e riguardanti gli esseri umani: ora i risultati erano 876.Ho utilizzato infine il search builder per associare alle caratteristiche della mia ricerca la parola smoke ottendendo come risultato un solo articolo molto interessante. Portando avanti la ricerca nella biblioteca biomedica di firenze non ho avuto problemi di accesso al testo completo dell articolo. Quest'ultimo si occupava del chemoriflesso laringeo, questo tipo di riflesso nei mammiferi adulti ha una funzione ben precisa, cioè quella di impedire l'accesso di sostanze nocive all'interno dell'albero respiratorio. Questa funzione si esplica con l'evocazione della tosse e della deglutizione, con lo scopo di indirizzare tali sostanze nell'esofago o nella cavità orale. L'articolo verteva su uno studio condotto su otto agnelli esposti al fumo di sigaretta. Lo studio voleva dimostrare come la continua esposizione al fumo di sigaretta possa in qualche modo alterare il riflesso in animali neonati, portando così ad una progressiva inibizione dei meccanismi di difesa e del tono bronchiale, alla quale possono seguire apnea e laringospasmo. I risultati di questo esperimento sono evidenti e riportati qui sotto direttamente dall'articolo: "Clinical evidence strongly suggests that LCR can be triggered by numerous liquids, including upper airway secretions, milk bottle-feeding, and both acidic and non-acidic laryngopharyngeal reflux (40). LCR are one of the mechanisms involved in apneas of prematurity, apparent life-threatening events, and probably some cases of SIDS (28, 33, 40). Many neonatal conditions (46, 51, 54) have been shown to enhance cardiorespiratory inhibition during LCR. The present findings show that postnatal ETS, at a level consistent with clinical observations, can also contribute in altering LCR toward more cardiorespiratory inhibition and less protective mechanisms"

martedì 28 giugno 2011

Lermontov

Solitario io esco sulla strada



Solitario io esco sulla strada;

splende tra la foschia la via sassosa;

calma è la notte. Si affisa in Dio

il deserto. E stella parla a stella.



In alto il cielo è solenne e mirabile!

Dorme la terra in un fulgore azzurro…

Cosa dunque mi tormenta e m’angoscia?

C’è qualcosa che attendo, che rimpiango?



Già non attendo io nulla dalla vita,

e del passato non rimpiango nulla.

Vado cercando libertà e quiete!

Vorrei scordare me stesso, dormire,



e non del freddo sonno del sepolcro…

sì, per sempre dormire, ma che in seno

riposino le forze della vita,

e il petto, nel respiro, si alzi lieve;



che una tenera voce, notte e dì,

mi carezzi l’udito, canti amore,

e reclini e stormisca bruna quercia

su di me, verdeggiando in eterno.

lunedì 20 giugno 2011

Come il vento...


Un passo dopo l'altro, le gambe sudate, la maglia attaccata al petto. Il respiro è affannoso, il cuore è in gola ed hai paura che da un momento all' altro ti fermerai. Ma tu sai che non è così, il paesaggio attorno a te scorre più veloce che mai, il sole è basso, prima di sera, ma continua ad illuminare la tua strada, una strada sterrata, di campagna, una di quelle strade che ti aspetteresti di vederci spuntare un serpente o un qualche animale selvatico, subito pronto a scomparire dietro il primo cespuglio. Un passo dopo l'altro, la fatica già l'hai dimenticata, curva dopo curva oramai non si tratta più della tua salute, non si tratta più del fisico scolpito della prova costume, oramai sei da solo con qualche chilometro di strada davanti, oramai è una sfida che hai promesso di vincere. Il tuo ipod spara nelle orecchie un pò di rock'n roll selvaggio, ogni accordo è una cavalcata in meno da fare, è un problema che ti lasci alle spalle, è un suono che diventa movimento, azione, lavoro e fatica. La corsa diventa uno stile di vita, un ritorno selvaggio al tuo io naturale. In quei momenti, quando ti rendi conto di avere una milza, quando pensi di non farcela, puoi sempre alzare la testa e sentirti...come il vento...

lunedì 13 giugno 2011

Il gatto che vorrei



Il savannah è un gatto molto particolare ottenuto dall' incrocio di un servalo con un comune gatto domestico. Nonostante possa raggiungere i 10-15 kg di peso ed una lunghezza di oltre un metro il Savannah è un animale molto docile ed amichevole. Al contrario degli altri gatti ama stare nell'acqua e socializza molto facilmente con gli altri animali della casa. Ho scelto di postarlo perchè sono un vero amante dei gatti ed il savannah è decisamente il gatto che vorrei, infatti è molto affascinante ed elegante. Che ne dite?

venerdì 1 aprile 2011

Epicuro

Epicuro è sicuramente uno dei più grandi filosofi dell'antichità, fondatore del giardino, una scuola filosofica aperta a tutti si pone come uno dei personaggi più influenti nell Atene del 300 a.c. Si occupa non solo della ricerca della felicità, ma anche della composizione della materia, di astronomia e di teologia, il tutto integrato in un corpus ideologico omogeneo e facilmente accessibile. In particolare sono famose le sue massime sulla ricerca del piacere e sulla morte:

-Nessun piacere è di per se un male, ma i mezzi con cui gli uomini si procurano certi piaceri portano molti più dolori che gioie.

-Nulla è per noi la morte, giacchè ogni bene ed ogni male è fatto di sensazioni e la morte è la privazione di esse.

-La morte, il più terribile dei mali, nulla è per noi, giacchè quando ci siamo noi non c'è lei e quando c'è lei non ci siamo noi.

-Nasciamo una sola volta e poi muoriamo per sempre, eppure rimandiamo sempre la gioia pur non essendo padroni del nostro futuro. Così mentre aspettiamo chissà cosa la vita passa e ciascuno di noi muore insoddisfatto.

E' incredibile come un filosofo vissuto più di duemila anni fa abbia ancora la forza di essere così attuale. Forse sono i problemi degli uomini che rimangono sempre gli stessi.