Solitario io esco sulla strada
Solitario io esco sulla strada;
splende tra la foschia la via sassosa;
calma è la notte. Si affisa in Dio
il deserto. E stella parla a stella.
In alto il cielo è solenne e mirabile!
Dorme la terra in un fulgore azzurro…
Cosa dunque mi tormenta e m’angoscia?
C’è qualcosa che attendo, che rimpiango?
Già non attendo io nulla dalla vita,
e del passato non rimpiango nulla.
Vado cercando libertà e quiete!
Vorrei scordare me stesso, dormire,
e non del freddo sonno del sepolcro…
sì, per sempre dormire, ma che in seno
riposino le forze della vita,
e il petto, nel respiro, si alzi lieve;
che una tenera voce, notte e dì,
mi carezzi l’udito, canti amore,
e reclini e stormisca bruna quercia
su di me, verdeggiando in eterno.
martedì 28 giugno 2011
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