martedì 28 giugno 2011

Lermontov

Solitario io esco sulla strada



Solitario io esco sulla strada;

splende tra la foschia la via sassosa;

calma è la notte. Si affisa in Dio

il deserto. E stella parla a stella.



In alto il cielo è solenne e mirabile!

Dorme la terra in un fulgore azzurro…

Cosa dunque mi tormenta e m’angoscia?

C’è qualcosa che attendo, che rimpiango?



Già non attendo io nulla dalla vita,

e del passato non rimpiango nulla.

Vado cercando libertà e quiete!

Vorrei scordare me stesso, dormire,



e non del freddo sonno del sepolcro…

sì, per sempre dormire, ma che in seno

riposino le forze della vita,

e il petto, nel respiro, si alzi lieve;



che una tenera voce, notte e dì,

mi carezzi l’udito, canti amore,

e reclini e stormisca bruna quercia

su di me, verdeggiando in eterno.

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